Big Game Theory: Arcade Racing Game

di Gabriele Piga 16/06/2014 SCIENZA E TECNOLOGIA
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Questa settimana abbiamo una raccolta di giochi davvero frizzante, perchè se c'è una cosa che ha sempre avuto il suo nutrito esercito di adoratori nel mondo del gaming è una: Giochi di corse arcade, che a differenza dei simulatori (es i vari "Formula 1" o "GT") hanno una fisica  più semplice per renderli più giocabili.

L'Atari nel 1976 ci propone "Night Driver", gioco molto semplice ma efficace in cui il giocatore in una strada completamente buia, doveva guidare tra due paletti luminosi che delimitavano la strada. Nel 1982 la Namco si butta nella mischia con un classico della formula 1. Il gioco è "Pole Position", l'idea è quella della simulazione ma noi lo menzoniamo nell arcade perchè di strada ancora ne dovranno fare prima di potersi definire tali. Nella modalità di gioco occorre prima completare un giro del circuito di Fuji entro un certo tempo; poi si potrà gareggiare con altre auto controllate dalla I.A in una gara vera e propria.

Spero che questi due antipasti vi abbiano stuzzicato perchè il prossimo è uno di quei game che si ricordano sempre con piacere. Per esempio se vi dicessi che la vettura guidata dal protagonista è una Ferrari Testarossa cabrio ed è affiancato da una ragazza bionda? Esatto parliamo proprio di uno dei giochi SEGA più amati siamo nel 1986.  E' "Out Run" dove si deve premere sull'acceleratore per cinque livelli pieni di ostacoli per portarsi la vittoria a casa.

Però qualche anno dopo l "Eletronics Arts" nel 1991 fa uscire uno dei giochi, con un po più "cattiveria" degli altri, che rimarrà sicuramente sopra le righe tra calci pugni e manganellate. "Road Rush" spiazza tutti perchè non basta saper guidare bene, bisogna saper menare in questo gioco che si sviluppa tra tracciati che crescono di difficoltà grazie al I.A. che sale di livello.

Un anno dopo esce una delle saghe più longeve e amate, "Super Mario Kart".

Cosi colorato e divertente che da anni è un cavallo di battaglia della casa giapponese, lui il capostipite di tutti, entra a pieno diritto, con i suoi gusci verde/rosso da tirare contro gli avversari, i vari trofei Fungo e Stella solo per citarne una paio e l'inconfondibile aumento di velocità della musica mentre si percorre l'ultimo giro SMK  getta le basi di un grande successo.

A metà degli anni 90 l' EA mette a segno un colpaccio, produce un gioco che ha come caratteristica una fedele somiglianza con le macchine reali, ci aggiunge un bel pò di velocità e una spruzzatina di pattuglie inferocite e pronte al arresto, stiamo parlando di "Need For Speed".

Tutte queste chicche come se non bastassero sono accompagnate da una colonna sonora... un pò colorita diciamo.

Il 1995 ci regala: "Wipeout" "Destruction Derby" "Twisted Metal". Consiglio gli appassionati di cercare su youtube qualche spezzone di gamepley perchè tornano tanti ricordi con questi che erano veramente giochi con la "G" maiuscola.

Nella storia tanti giochi sono sempre stati bersaglio di perbenisti e puritani, ma uno lo ha reso veramente un arte, stiamo parlando di "Carmaggeddon". In effetti adesso penserete: solo perchè investivano pedoni chiaramente pixellosi, e facevano vedere sangue altrettanto pixelloso ha rischiato la censura?

Esatto.

In molti stati come la nostra simpatica penisola fu dapprima vietato poi i pedoni diventarono magicamente zombie con la fuoriuscita di materia verde all'impatto ... sempre meglio della versione tedesca che avevano dei simpatici Robot!

Per chi fosse interessato è uscita una versione per "Ios", come piace a noi, bella cruenta!

Vorrei concludere la carrellata di questa settimana con due giochi anche se ammetto che uno era un il mio preferito negli anni 90, "Rollcage" svluppato come "Wipeout" dalla "Psygnosis". Anche in questo caso siamo in un mondo futuristico dove per arrivare primi oltre ai power-up troviamo dei pezzi di tracciato che aumentano la velocità, tutto con una colonna sonora che vanta un paio di brani di "FatBoy Slim".

Ultimo, solo in questo elenco, è un gioco che ha fatto del multipiattaforma il suo cavallo di battaglia, "Crazy Taxi".

Lo scopo del gioco è facile a dirsi quanto poi difficile se non si hanno abbastanza capacità di districarsi nel traffico, cioè accompagnare i passeggeri alla destinazione, schivando una serie di ostacoli e macchine.

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